Novità e documenti necessari
Indice
- Novità e documenti necessari
- Premessa
- Quali cambiamenti principali introduce l’ISEE 2025 nel calcolo e accesso ai benefici?
- Quali strumenti finanziari sono esclusi dal calcolo ISEE 2025?
- Quali agevolazioni introduce il decreto ISEE 2025 per i disabili?
- Quali documenti sono necessari per presentare l’ISEE?
Premessa
Le novità introdotte nel calcolo dell’ISEE 2025, incluso l’esclusione di titoli di Stato e strumenti finanziari fino a €50.000, e agevolazioni per famiglie con disabili. Vengono illustrate le modalità di richiesta dell’ISEE, sia tramite il portale INPS che tramite app mobile, con enfasi sulla DSU precompilata. Si analizzano le conseguenze pratiche delle modifiche sull’accesso a bonus e agevolazioni, come l’assegno unico, il bonus nido e altri contributi statali. Infine, si affrontano aspetti legali, come le sanzioni per false dichiarazioni, e si forniscono elenchi dei documenti necessari per la compilazione della DSU.
Quali cambiamenti principali introduce l’ISEE 2025 nel calcolo e accesso ai benefici?
L’ISEE 2025 introduce diverse novità significative nel calcolo e nell’accesso ai benefici, con l’obiettivo di rendere il sistema più equo e inclusivo. Ecco i principali cambiamenti:
- Esclusione dei titoli di Stato dal calcolo: Fino a un valore di 50.000 euro, i titoli di Stato come BTP, BOT, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale non saranno più conteggiati nel patrimonio mobiliare ai fini dell’ISEE. Questo cambiamento mira a non penalizzare i risparmiatori che hanno investito in questi strumenti finanziari.
- Agevolazioni per le famiglie con disabili: I trattamenti assistenziali, previdenziali e le indennità percepite dai disabili non saranno più inclusi nel reddito familiare. Inoltre, per ogni componente con disabilità media, grave o non autosufficiente, la famiglia avrà diritto a una maggiorazione dello 0,5 nella scala di equivalenza, facilitando l’accesso a prestazioni e servizi.
- Esclusione dell’assegno unico per alcune prestazioni: L’assegno unico per i figli a carico non sarà più considerato nel calcolo dell’ISEE per alcune prestazioni specifiche, come il bonus asilo nido e il bonus nuovi nati.
- DSU precompilata: Sarà possibile presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), il modulo per richiedere l’ISEE, in modalità precompilata, semplificando la procedura e riducendo il carico burocratico per i contribuenti. L’INPS ha anche introdotto la possibilità di acquisire la DSU mini precompilata tramite l’app INPS Mobile.
- ISEE corrente: Sarà possibile richiedere l’ISEE corrente, aggiornato alla situazione attuale, anche in caso di modifiche patrimoniali superiori al 20%, ampliando le casistiche rispetto al passato. L’ISEE corrente avrà validità fino al 31 dicembre dell’anno in corso.
- Rinnovo automatico dell’assegno unico: Il rinnovo dell’assegno unico avverrà automaticamente per i beneficiari, senza necessità di presentare una nuova domanda. Tuttavia, è fondamentale aggiornare l’ISEE entro il 28 febbraio 2025 per garantire l’importo corretto.
- Bonus e agevolazioni: L’ISEE è fondamentale per accedere a una vasta gamma di bonus e agevolazioni. Nel 2025, sono previsti bonus come il bonus nascite di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato, il bonus asilo nido, la “Carta dedicata a te” e il bonus elettrodomestici. Le soglie ISEE per l’accesso a tali benefici variano a seconda del tipo di sussidio. Altre agevolazioni includono il Fondo dote famiglia per attività sportive e ricreative dei figli, il Fondo di garanzia per la prima casa e il contributo per le spese di locazione degli studenti fuori sede.
Questi cambiamenti mirano a rendere l’ISEE uno strumento più equo e rispondente alle reali necessità delle famiglie italiane. È importante notare che le nuove regole entreranno in vigore dopo la registrazione del decreto da parte della Corte dei Conti e la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Nel frattempo, le DSU presentate con le vecchie regole rimangono valide fino alla loro naturale scadenza, ma è possibile richiedere un nuovo ISEE con i nuovi criteri se necessario.
Quali strumenti finanziari sono esclusi dal calcolo ISEE 2025?
A partire dal 2025, diversi strumenti finanziari sono esclusi dal calcolo dell’ISEE fino a un valore complessivo di 50.000 euro. Questa esclusione rappresenta una novità significativa introdotta per non penalizzare i risparmiatori e per rendere il sistema di calcolo dell’ISEE più equo.
Gli strumenti finanziari specificamente esclusi sono:
- Titoli di Stato, come i BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) e i BOT (Buoni Ordinari del Tesoro).
- Buoni fruttiferi postali.
- Libretti di risparmio postale.
Questi strumenti, precedentemente conteggiati nel patrimonio mobiliare ai fini dell’ISEE, non saranno più considerati nel calcolo, offrendo un vantaggio soprattutto per pensionati e classe media che hanno investito in questi strumenti per integrare la pensione. L’esclusione dal calcolo dell’ISEE di questi strumenti finanziari mira a non penalizzare il risparmio.
È importante notare che, nonostante l’esclusione dal calcolo, questi strumenti finanziari devono comunque essere dichiarati nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Sarà poi l’INPS a escluderli dal computo nel calcolo dell’ISEE.
Quali agevolazioni introduce il decreto ISEE 2025 per i disabili?
Il decreto ISEE 2025 introduce diverse agevolazioni specifiche per le famiglie con persone disabili o non autosufficienti, con l’obiettivo di fornire un supporto maggiore a chi si trova in situazioni di difficoltà. Ecco le principali novità introdotte:
- Esclusione dei trattamenti assistenziali dal reddito familiare: I trattamenti assistenziali, previdenziali e le indennità percepite dalle persone con disabilità non saranno più conteggiati come parte del reddito familiare ai fini del calcolo ISEE. Questo significa che tali somme non aumenteranno il valore ISEE della famiglia, facilitando l’accesso a ulteriori prestazioni sociali e agevolazioni.
- Maggiorazione nella scala di equivalenza: Per ogni componente del nucleo familiare con disabilità media, grave o non autosufficiente, la famiglia avrà diritto a una maggiorazione dello 0,5 nella scala di equivalenza. La scala di equivalenza è un coefficiente utilizzato nel calcolo dell’ISEE per tenere conto della composizione del nucleo familiare. Questa maggiorazione, in pratica, porterà a una riduzione del valore ISEE della famiglia, rendendo più facile l’accesso a prestazioni e servizi.
Queste agevolazioni sono state introdotte per riconoscere il maggiore bisogno economico delle famiglie che hanno al loro interno persone con disabilità, e mirano a garantire che queste famiglie non siano penalizzate nel calcolo dell’ISEE e possano accedere più facilmente a prestazioni e servizi. In sostanza, il decreto mira a valutare la condizione di bisogno di queste famiglie in modo più favorevole.
È importante sottolineare che, per beneficiare di queste agevolazioni, è necessario dichiarare correttamente la presenza di persone con disabilità all’interno del nucleo familiare nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).
Quali documenti sono necessari per presentare l’ISEE?
Per presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e ottenere l’attestazione ISEE, è necessario raccogliere una serie di documenti relativi alla composizione del nucleo familiare e alla sua situazione economica e patrimoniale. Ecco un elenco indicativo dei documenti necessari:
- Documenti d’identità: Documento d’identità valido e codice fiscale del dichiarante e di tutti i componenti del nucleo familiare.
- Contratto di locazione: In caso di abitazione in affitto, è necessario fornire il contratto di locazione registrato.
- Certificazione dei redditi: Documentazione relativa ai redditi percepiti, come il modello CUD, il modello 730, o il modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico), riferiti all’anno precedente a quello di presentazione della DSU. Per esempio, per l’ISEE 2025, servirà la documentazione dei redditi del 2023.
- Documentazione relativa ai conti correnti: Documenti relativi ai conti correnti bancari e postali, con i saldi al 31 dicembre e le giacenze medie relative a due anni precedenti. Ad esempio, per l’ISEE 2025, serviranno i saldi e le giacenze medie al 31/12/2022. Queste informazioni possono essere richieste alla banca o scaricate online tramite home banking.
- Documentazione relativa ad altri investimenti e assicurazioni: Documenti relativi ad altri investimenti finanziari, come azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, titoli di stato (BTP, BOT, ecc.), buoni fruttiferi postali, libretti di risparmio e polizze assicurative. Anche se i titoli di stato fino a 50.000 euro non vengono conteggiati nel calcolo dell’ISEE, è necessario dichiararli.
- Documentazione relativa al patrimonio immobiliare: Documentazione relativa al possesso di immobili, come case, terreni e fabbricati. È necessario fornire i valori catastali degli immobili e, se presente, l’ammontare del mutuo residuo. Inoltre, bisogna indicare quale degli immobili costituisce l’abitazione principale.
- Documentazione relativa ai veicoli: Documentazione relativa ai veicoli di cilindrata pari o superiore a 500cc posseduti.
- Eventuale certificazione di disabilità: Se nel nucleo familiare sono presenti persone con disabilità, è necessario allegare la relativa certificazione.
- Altri redditi: Documentazione di eventuali altri redditi non inclusi nelle dichiarazioni dei redditi, come quelli provenienti dall’estero o proventi agrari.
- Contratto di comodato d’uso: Se si vive in un immobile in comodato d’uso gratuito, è necessario indicarlo nella DSU, anche se non è obbligatoria la registrazione del contratto ai fini ISEE.
È importante sottolineare che, per semplificare la procedura, l’INPS mette a disposizione la DSU precompilata, che include già alcuni dati forniti dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS. Inoltre, è possibile presentare la DSU anche tramite l’app INPS Mobile.
Si consiglia di verificare sempre la lista aggiornata dei documenti richiesti presso il sito dell’INPS o rivolgendosi a un CAF o a un professionista.