legge di bilancio

Enti Locali Sotto la Lente

Il drastico freno al turn over imposto dall’Articolo 110 della Legge di Bilancio.

Indice

Ancora una volta, la Legge di Bilancio porta con sé novità che avranno un impatto diretto sulle nostre realtà lavorative e sui servizi che quotidianamente offriamo ai cittadini. Tra tagli, finanziamenti e nuove disposizioni, è fondamentale fare chiarezza per capire come cambieranno le cose nei nostri comuni, province e città metropolitane. In questo post, cercheremo di fare un riassunto delle misure più significative per il personale degli enti locali, analizzando gli articoli che ci riguardano da vicino.

Un Quadro Generale:

La recente Legge di Bilancio interviene su diversi aspetti che toccano gli enti locali, dalla finanza pubblica all’assunzione di personale, passando per i fondi destinati a specifiche funzioni e territori. È cruciale comprendere come queste misure si intrecciano e quali conseguenze produrranno sul funzionamento delle nostre amministrazioni e sulla qualità del nostro lavoro.

Articolo 99: Adeguamento dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche

Questo articolo mira a rendere coerente la disciplina dell’addizionale comunale IRPEF con la nuova articolazione degli scaglioni di reddito IRPEF …. In attesa di un riordino più ampio della fiscalità degli enti territoriali, i comuni potranno determinare, per gli anni d’imposta 2025, 2026 e 2027, aliquote differenziate dell’addizionale comunale IRPEF basandosi sugli scaglioni di reddito IRPEF vigenti prima dell’entrata in vigore della presente legge . Per il solo anno 2025, il termine per approvare questi scaglioni e aliquote è fissato al 15 aprile 2025 . Questo aspetto è fondamentale perché influisce direttamente sul prelievo fiscale sui nostri stipendi a livello locale.

Saranno le specifiche scelte politiche dei singoli comuni in termini di definizione di nuove aliquote in relazione ai nuovi scaglioni IRPEF a determinare se l’addizionale comunale diventerà più o meno onerosa per i cittadini

Articolo 104: Contributo alla finanza pubblica da parte degli enti territoriali e rimodulazione dei finanziamenti degli enti territoriali

Questo è un articolo particolarmente delicato. Regioni, province autonome, città metropolitane, province e comuni partecipano agli obiettivi di finanza pubblica e al rispetto dei vincoli economici e finanziari europei secondo le modalità definite nei commi successivi …. Questi commi stabiliscono i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica . Gli enti dovranno iscrivere nei loro bilanci un fondo pari al contributo annuale alla finanza pubblica, garantendo l’equilibrio di parte corrente . Se nel corso degli anni 2025-2029 si riscontrano andamenti di spesa corrente non coerenti con gli obiettivi di finanza pubblica, potrebbero essere previsti ulteriori obblighi di concorso a carico degli enti . Entro il 30 giugno di ogni anno dal 2026 al 2030, il Ministero dell’economia e delle finanze verificherà il rispetto di questi equilibri …. In caso di mancato rispetto, il contributo alla finanza pubblica degli enti inadempienti potrà essere aumentato del 10% …. Questo meccanismo di contributo e potenziale sanzione impone una gestione finanziaria rigorosa agli enti locali, con possibili ripercussioni sulle risorse disponibili per investimenti e, potenzialmente, per il personale.

ALTRI TAGLI!!!!

Articolo 110: Disposizioni in materia di assunzione di personale a tempo indeterminato

Per l’anno 2025, le regioni a statuto ordinario, gli enti locali con più di 20 dipendenti a tempo indeterminato e le Camere di commercio non potranno procedere ad assunzioni a tempo indeterminato per un importo superiore al 75% della spesa relativa al personale cessato nell’anno precedente. Per gli enti inclusi nel conto economico consolidato delle pubbliche amministrazioni, il limite è anch’esso del 75% della spesa del personale cessato. Sono previste alcune esclusioni, ad esempio per i soggetti costituiti in forma societaria, le ONLUS e le amministrazioni con meno di 20 dipendenti a tempo indeterminato. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione, si potranno prevedere deroghe per esigenze particolari, previa compensazione tra amministrazioni. I risparmi permanenti derivanti da assunzioni inferiori a quelle consentite potranno essere destinati, in misura non superiore al 10%, ad incrementare i fondi per il trattamento accessorio del personale.

Questa norma limita significativamente la capacità degli enti locali di reintegrare il personale cessato, con un impatto sul carico di lavoro dei dipendenti in servizio e sulla qualità dei servizi offerti.

La possibilità di utilizzare i risparmi per il salario accessorio potrebbe rappresentare una parziale compensazione, ma è fondamentale monitorare l’applicazione di questa disposizione.

Analisi Critica del Mancato Turn Over:

Aumento Inesorabile del Carico di Lavoro:

La mancata sostituzione integrale del personale che cessa dal servizio si traduce direttamente in un aumento esponenziale del carico di lavoro per i dipendenti rimasti. Questo non solo compromette la qualità della vita lavorativa, ma rischia di incidere negativamente sulla qualità dei servizi erogati ai cittadini. Ci troveremo sempre più spesso a dover gestire maggiori responsabilità con risorse umane inferiori.

Difficoltà nel Garantire i Servizi Essenziali:

In molti enti locali, il personale è già sotto organico. Un ulteriore blocco, seppur parziale, delle assunzioni renderà sempre più arduo garantire i servizi essenziali alla comunità. Pensiamo ai servizi sociali, alla polizia locale, agli uffici tecnici: la carenza di personale qualificato può portare a ritardi, inefficienze e, nel peggiore dei casi, all’impossibilità di rispondere adeguatamente alle esigenze dei cittadini.

Perdita di Competenze ed Esperienza:

Ogni pensionamento o trasferimento rappresenta una perdita di competenze ed esperienza che difficilmente può essere colmata con un tasso di sostituzione così basso. Il know-how accumulato negli anni va disperso, creando un vuoto professionale che impatta sulla capacità dell’ente di operare efficacemente e di innovare.

Impatto Demografico e Generazionale:

Il blocco del turn over impedisce di fatto l’ingresso di nuove figure professionali e di giovani all’interno degli enti locali. Questo non solo invecchia la forza lavoro, ma limita anche l’apporto di nuove idee e competenze digitali, fondamentali per la modernizzazione della pubblica amministrazione.

La “Compensazione” del Salario Accessorio è Insufficiente:

L’articolo prevede la possibilità di destinare una quota dei risparmi derivanti dalle mancate assunzioni all’incremento dei fondi per il trattamento accessorio del personale. Sebbene questa possa rappresentare una parziale boccata d’ossigeno, è illusorio pensare che possa compensare adeguatamente il maggiore carico di lavoro e le crescenti responsabilità. Inoltre, l’ammontare massimo del 10% dei fondi preesistenti potrebbe risultare irrisorio rispetto alle reali necessità.

Contrasto con le Esigenze del PNRR e Altre Riforme:

Lo stesso documento menziona la necessità di implementare riforme e progetti legati al PNRR. Come si pensa di realizzare tali obiettivi con una cronica carenza di personale e con un blocco, seppur parziale, delle assunzioni? Questa contraddizione mina la credibilità delle intenzioni di modernizzazione della pubblica amministrazione.

CONCLUSIONI

l’Articolo 110 della Legge di Bilancio, con la sua limitazione al 75% del turn over, rappresenta un colpo significativo alla capacità operativa degli enti locali. Le conseguenze rischiano di essere pesanti in termini di aumento del carico di lavoro, difficoltà nel garantire servizi essenziali, perdita di competenze e invecchiamento della forza lavoro. La parziale possibilità di incrementare il salario accessorio non può essere considerata una soluzione adeguata.

Come sindacato, dobbiamo denunciare con forza questa politica miope che indebolisce il tessuto amministrativo del nostro Paese e penalizza i lavoratori degli enti locali e i cittadini che usufruiscono dei loro servizi.

Tag: Nessun tag

I commenti sono chiusi.